Ma quale cenerentola del girone? Ma quale principale candidata alla retrocessione diretta? La storia di questa Serie D sta raccontando una storia diversa per l’Ugento. Se il campionato fosse finito domenica scorsa, i salentini avrebbero brindato alla salvezza senza playout anche da sestultimi, in virtù dell’ampio margine di vantaggio (otto punti) sulla terzultima. Preziosissimo l’1-1 ottenuto in rimonta al “Miramare” contro il Manfredonia, con gol in pieno recupero di Sanchez.
Ventitré punti complessivi totalizzati in ventidue partite dall’Ugento, sette nelle ultime quattro gare. Buona parte del merito, in un gruppo senza “prime donne”, è da attribuire al tecnico Mimmo Oliva.
Amabile è arrivato in Salento a fine novembre e domenica scorsa è tornato da ex al “Miramare”. Nella sua testa, c’è solo un obiettivo. Tutto da raggiungere ancora, ma decisamente alla portata.
Nessuna ha fatto meglio dell’Ugento nelle ultime quattro gare, tra le squadre in lotta per la salvezza. Pesantissimo il successo di Angri del 12 gennaio. Fondamentale anche quello casalingo dopo due settimane contro il Costa d’Amalfi, che ha aperto un poker di scontri diretti consecutivi: domenica arriva il Francavilla in Sinni al “Comunale”, poi trasferta contro l’Ischia. Due gare che possono ulteriormente avvicinare i salentini verso la quota salvezza.