Il giudice sportivo non ha al momento omologato il risultato di Pisa-Bari 1-2, partita giocata domenica 23 aprile per la 34^ giornata del campionato di Serie B. Un provvedimento che segue il preannuncio di reclamo presentato lunedì dal club toscano in merito al tocco del pallone da parte dell’arbitro Colombo sull’azione passata poi per Maita, Ceter e Morachioli fino al braccio del pisano Caracciolo in area, intervento che ha poi generato il calcio di rigore realizzato all’89’ da Antenucci. La non omologazione del risultato è un atto dovuto che si presenta quando c’è un preannuncio di reclamo, come quello espresso formalmente dal Pisa. Il giudice sportivo in casi come questo deve sempre non omologare il risultato della gara per dare la possibilità a chi ha preannunciato il ricorso di depositarne i motivi entro i termini, fissati alla mezzanotte di mercoledì 26 aprile.
In caso di deposito del ricorso il giudice sportivo dovrà esprimersi sul caso, se invece il Pisa dovesse limitarsi al primo step della rimostranza e non al ricorso effettivo – possibilità che sembra tutt’altro che remota – allora il giudice sportivo emetterebbe un nuovo comunicato e omologherebbe il risultato della partita dell’Arena Garibaldi-Romeo Anconetani, che ha rappresentato per il Bari la decima vittoria esterna in stagione, le stesse stabilite nell’annata 2008/09 con Antonio Conte in panchina. Se anche il ricorso dovesse essere effettuato a pieno titolo, come spiegato ai microfoni di Telesveva dall’ex arbitro Gianpaolo Calvarese, le chance che lo stesso possa essere accolto sembrano estremamente ridotte. Sarebbero infatti legate all’ammissione di errore che gli ufficiali di gara dovrebbero aver precisato nel referto.
Pisa-Bari non è la prima partita di questo campionato di Serie B a finire sub iudice. Dopo Modena-Cagliari 2-0 del 3 febbraio il club sardo presentò ricorso per la mancata espulsione di un proprio calciatore, Zappa. Ricorso che fu dichiarato inammissibile senza nemmeno essere discusso nel merito. Intanto la trasferta di Pisa, oltre a tre punti da ratificare, lascia in eredità per il Bari lo stop per squalifica di Francesco Vicari, arrivato al quinto giallo stagionale. Non ci sarà al centro della difesa contro il Cittadella, avversario che farà a meno per lo stesso motivo di Giraudo, Crociata e Lores Varela. Nella partita in agenda lunedì 1 maggio al San Nicola non è invece in discussione la presenza di Valerio Di Cesare. Il capitano biancorosso, costretto a uscire a Pisa per una scarpata rimediata dall’avversario Moreo, ha rimediato una frattura delle ossa nasali e potrebbe scendere in campo con il volto protetto da una mascherina. Non un motivo sufficiente per marcare visita, conoscendo lo spirito di uno dei leader dello spogliatoio.