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CalcioSport

Milella il gladiatore del Barletta: dopo la maglia strappata a Brindisi è sempre più “icona”

La scena vista al minuto 82 di Brindisi-Barletta, partita vinta in rimonta dalla formazione allenata da Francesco Farina, riassume al meglio tutta la garra di Marco Milella in campo. La maglietta del numero 2 biancorosso si strappa in un contrasto di gioco e l’arbitro Marra lo invita a uscire dal terreno di gioco. Milella accetta a malincuore, si becca i fischi del pubblico di casa, richiama l’attenzione della panchina, chiede di prendere rapidamente del nastro adesivo e torna in campo con quella maglia “ricucita” in maniera artigianale. Pronto a riprendere il suo posto sulla fascia destra della difesa e a festeggiare da leader tre punti pesantissimi, che lo portano insieme alla squadra sul secondo gradino del podio nel girone H di Serie D.
Quelle immagini del Fanuzzi, che ci riportano a un calcio che fu, raccontano l’essenza del legame tra questo lottatore, in squadra nell’estate del 2017 dal Vieste e capace di totalizzare più di 120 presenze in biancorosso, e Barletta. Intesa come piazza, maglia e tifoseria. Un rapporto totalizzante, che Milella ha costruito negli anni con le uniche armi che conosce: il carattere, la grinta, il sacrificio e la volontà di dare tutto per il club in cui gioca. Anche accettando una metamorfosi tattica e tecnica, quella che gli ha proposto Francesco Farina dal suo arrivo in panchina: non più mediano ma terzino. Marco, 33 anni a dicembre, ha indossato l’elmetto e ha obbedito. Aggiungendo all’interpretazione del ruolo fisicità, esperienza e la giusta dose di malizia. Non a caso dopo le prime due giornate di campionato, avviate dalla panchina, non è più uscito dall’11 titolare. E quando è stato sostituito a gara in corso – vedi nello 0-2 contro il Martina alla sesta giornata – i risvolti negativi si sono notati. I compagni di squadra lo chiamano “Ispanico”, omaggio al gladiatore di Russell Crowe. Lui risponde inseguendo nuovi record di presenze con il Barletta e sudando la maglia. Sempre. Anche a costo di strapparla e ricucirla con del nastro adesivo.

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